Recensione "Il sentiero dei nidi di ragno" di Italo Calvino


“Il sentiero dei nidi di ragno” è il primo romanzo di Italo Calvino.
Finito di scrivere nel dicembre 1946, viene pubblicato nel 1947 nella collana I Coralli.
Il romanzo si inserisce all’interno della corrente neorealista italiana, tuttavia lo scopo dell’autore non è quello di descrivere una realtà sociale, quanto piuttosto la complessità della vita, con i suoi momenti di gioia e dolore, di vittorie e sconfitte, di coraggio e paura.
La vicenda è ambientata durante la Seconda guerra mondiale (dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943) in Liguria, nella zona vecchia di una città (probabilmente Sanremo) dove sono presenti i carruggi, stretti vicoli in cui si svolge la prima parte del libro. La seconda si svolge in un accampamento partigiano dove Pin, il protagonista, trova rifugio. 
Pin è un bambino di dieci anni che vive nel quartiere povero di questa città di mare insieme alla sorella prostituta. Pin ha ² una voce rauca da bambino vecchio, ha due braccine smilze smilze ed è il più debole di tutti e le lentiggini gli divorano la faccia.² 
È emarginato dai ragazzi della sua età per la sua condizione e si trova bene con gli adulti dell’osteria del suo paese che gli chiedono di raccontare barzellette o di cantare. Per essere accettato usa un linguaggio volgare e spettegola con loro. Nemmeno nel mondo degli adulti, però, Pin riesce ad inserirsi a causa della sua giovane età. Nonostante l’apparenza di ragazzo sicuro di , è in realtà fragile e bisognoso di affetto. 
Si tratta di una storia molto avvincente che mi è molto piaciuta. Invito tutti coloro che amano la lettura ad acquistare questo romanzo, è per questo che non vi ho rivelato la trama, altrimenti che gusto ci sarebbe a leggere il libro!!!

 Alex Campolucci
 

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