Un mese dopo la protesta del 15-03-2019 per l’ambiente,
cosa è cambiato? E soprattutto: da cosa è nato il tutto?
Il tutto nasce il 28-08-2018 a Stoccolma quando una
ragazzina di 16 anni, di nome Greta Thunberg, decide di non andare a scuola
fino alle elezioni del 09-09-2018; a seguito delle quali tornerà continuando la
protesta tutti i venerdì.
Questo suo gesto parte dalle eccezionali ondate di
calore ed incendi boschivi che durante l’estate colpirono duramente il suo
paese. Associò questi cambiamenti alle emissioni di anidride carbonica non
diminuite da dopo l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico, perciò in
segno di protesta si presentò e restò davanti al parlamento durante l’orario
scolastico con un cartellone dove vi era scritto: “SCIOPERO DELLA SCUOLA PER IL
CIMA”.
Questa sua protesta attirò l’attenzione da parte di
molti attivisti, studenti e politici che iniziarono ad organizarne altre
lanciando il movimento studentesco “Fridays
For Future”.
In occasione della terza giornata della COP24
(conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi in Polonia
dal 2 al 15 dicembre) Greta riuscì ad esporre il suo pensiero circa la gravità
di questi cambiamenti:
«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo.».
Non fu l’unico
discorso che fece, in quanto anche in occasione dell’ultima giornata ufficiale
di lavoro (14-12-2018), dalla tribuna, si rivolse ai più grandi leader
mondiali:
«Voi parlate soltanto di un'eterna crescita dell'economia verde poiché avete troppa paura di essere impopolari. Voi parlate soltanto di proseguire con le stesse cattive idee che ci hanno condotto a questo casino, anche quando l'unica cosa sensata da fare sarebbe tirare il freno d'emergenza. Non siete abbastanza maturi da dire le cose come stanno. Lasciate persino questo fardello a noi bambini. [...] La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all'interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema.».
Il potere attivistico di questa ragazza così sensibile si
spanse come una macchia d’olio in tutto il mondo, tanto da far organizzare
venerdì 15-03-2019 proprio la sciopero mondiale per il futuro.
A distanza di un mese esatto sono ancora molte le attività di
protesta #FridaysForFuture in attivo, poste con lo scopo di sensibilizzare e rendere coscienti le persone sul fatto che ci restano solo 11 anni per cambiare
drasticamente i nostri modi di vivere o sennò il mondo cambierà noi.
-Rincalza Sconfitte
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